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La Particella di Dio e Prime fanno parlare di loro…

La Particella di Dio e Prime Elettronica continuano a far parlare di loro.

Prime e la Particella di Dio

Sul periodico della Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola (Credito Cooperativo) intitolato “Tra Berici e Lessini”,  il binomio Prime e la Particella di Dio torna a farsi sentire a gran voce sul territorio. Nel numero di Maggio 2013 infatti, la rivista ha dedicato al lavoro della nostra azienda alcune pagine legate alla nostra ultima vittoria internazionale, o meglio per questi avvenimenti si può facilmente dire mondiale.

La Prime si è infatti aggiudicata un appalto, indetto dal Cern di Ginevra, che coinvolgeva ben dieci aziende europee. Tra queste dieci concorrenti il Cern ha deciso di selezionare proprio la nostra azienda e tutti i membri del gruppo Prime sono orgogliosi e soddisfatti, perché questa vittoria premia l’impegno e la dedizione di tutto il nostro team. In aggiunta a questo, tutti i collaboratori sono anche molto fieri di partecipare, anche se indirettamente, al progetto che ha portato alla scoperta del Bosone di Higgs e che ha così legato Prime e la Particella di Dio.

Qui di seguito potete leggere l’articolo a noi dedicato, mentre le immagine ad esso riferite sono state inserite in tutta questa pagina.

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l Bosone di Higgs, conosciuto anche come “particella di Dio”, ovvero l’ambizioso progetto che permetterà di capire come si è formata la materia nei primi istanti di vita dell’Universo, da oggi ha un’importante partner vicentino. Prime srl di Castelgomberto, azienda leader nel settore dell’assemblaggio di schede elettroniche ad alta tecnologia, fornirà al Cern di Ginevra in Svizzera, una parte del supporto elettronico per questo importante evento scientifico, celebrato con trionfo dalle principali testate giornalistiche mondiali, “Science” e “Time” su tutte. Prime srl, è una giovane e dinamica azienda di circa 20 collaboratori, alla ricerca di continue sfide professionali in un settore nel quale la tecnologia è sempre all’avanguardia, dove i continui investimenti mirati dell’ad Andrea Greco hanno permesso di sopravanzare le altre 9 aziende europee selezionate per il supporto elettronico in questa eccezionale avventura. La passione e la voglia di rimettersi sempre in gioco, negli anni hanno costituito l’idea principale che si diffonde costantemente negli uffici e nella produzione di Via dell’Industria 4 a Castelgomberto. Flessibilità e dinamicità ci permettono di studiare la soluzione migliore per l’esigenza di ogni cliente dai piccoli ai medi volumi. L’azienda è certificata ISO9001 tramite il TUV Reinhland e conforme alla norma IPC-A-610 (application specialist) dove i collaboratori ,che sono il motore principale dell’azienda, sono costantemente aggiornati sulle rigorose norme vigenti in ambito di sicurezza e gestione di dispositivi elettronici.

“Per noi essere selezionati dal Cern ed aver vinto l’appalto è un orgoglio che dimostra il livello di eccellenza che abbiamo raggiunto” dichiara l’ad Andrea Greco, “la passione di fare il proprio lavoro e la voglia di arrivare a traguardi sempre più prestigiosi determinano la differenza anche in questi tempi di crisi. Siate affamati e siate folli, diceva Steve Jobs, noi ci stiamo provando”.

1) Il Bosone di Higgs:
L’individuazione del bosone di Higgs permetterebbe di capire come si è formata la materia nei primi istanti di vita dell’Universo, facendoci comprendere qualcosa di fondamentale sull’origine del Cosmo. Questa particella, per la prima volta ipotizzata oltre 40 anni fa, rappresenta la chiave per spiegare come le altre particelle siano in grado di ottenere la massa. E’ stata scoperta grazie a due esperimenti condotti nell’acceleratore Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra: il primo Atlas, coordinato dall’italiana Fabiola Gianotti, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e il cui ruolo nella scoperta l’ha inclusa nella rosa dei candidati alla copertina del Time, e l’altro Cms (Compact Muon Solenoid), attualmente guidato dall’americano Joe Incandela. A questo ambizioso progetto partecipano 38 stati membri in rappresentanza di 183 Istituti scientifici con circa 3800 ricercatori coinvolti. Al Cern di Ginevra è stato individuato il Bosone di Higgs, che spiega il motivo per cui tutte le cose nell’universo abbiano una massa. Era stato teorizzato ben 48 anni fa dallo scienziato inglese, oggi 84enne Peter Higgs. “Il bosone di Higgs, la famosa «particella di Dio», esiste ed è stata catturata finalmente senza alcun dubbio nel superacceleratore Lhc del Cern di Ginevra”, ha spiegato Rolf Heuer, direttore del Cern.

2) La scoperta:
Dopo cinquant’anni, la milanese Fabiola Gianotti e l’americano Joe Incandela, portavoce dei rispettivi esperimenti, hanno illustrato davanti alla comunità scientifica del Cern le loro conclusioni relative all’ultima fase di indagini iniziata nel dicembre del 2011 quando, sempre al Cern, avevano presentato i primi indizi dell’esistenza della fatidica particella. Le incertezze del passato sono definitivamente crollate. Ma con una doppia sorpresa. “Il bosone di Higgs” – spiega Guido Tonelli, portavoce dell’esperimento CMS sino a qualche mese fa – “non solo ora lo abbiamo davanti agli occhi, ma ha anche aperto la strada ad una nuova fisica.”

3) Perche’ “Particella di Dio”?:
E’ stato il Premio Nobel Leon Lederman, in un suo libro divulgativo, a indicare con questo nome il bosone di Higgs: l’anello mancante alla nostra comprensione dell’Universo. In realtà, secondo quanto raccontò quattro anni fa lo stesso Peter Higgs, inizialmente Lederman avrebbe voluto chiamarla non “particella di Dio”, ma “particella dannata”, dannata perché era un rompicapo inspiegabile. Purtroppo per lui il suo editore decise di “censurare” questa definizione puntando sulla “particella di Dio”.[/quote]

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