L’ importanza della pulizia di un circuito stampato e/o assemblato: parliamo di Contaminazione Ionica

Sia i Circuiti stampati nudi (pcb) che gli assemblati (schede) possono contenere dei residui post-lavorazione “invisibili” o non sempre visibili, che in talune situazioni possono diventare pericolosi .

Infatti,sia nel processo di lavorazione dei Pcb che nel processo di assemblaggio,durante le fasi di lavorazione possono rimanere tracce di sostanze (sali). Se presenti in determinate quantità, possono creare delle problematiche di scarso isolamento e/o in talune situazioni di particolare umidità, alla formazione di dendriti (residui biancastri).

Questa “scarsa pulizia” delle schede/pcb si traduce sulle schede con malfunzionamenti .

Esistono diverse analisi ed anche normative in merito, (sconosciute alla maggior parte delle aziende),che ci permettono di eseguire questi test , mettendoci al riparo da ” sgradite” future sorprese.
Molto spesso infatti, questi fenomeni non appaiono subito, bensì dopo un certo periodo su sistemi/apparecchiature che, di solito, sono già sul campo. (Al cliente Finale)
Potrebbero verificarsi condizioni dove lo stesso prodotto in alcune situazioni funziona correttamente mentre in altri contesti e ambienti (magari più umidi) non funziona proprio.

In nostro aiuto esistono normative IPC (IPC-001 e IPC TM-650) sia per l’analisi di contaminazione ionica del solo pcb, che per l’analisi della scheda assemblata . Tali norme trattano la materia in modo preciso e puntuale.

Va considerato che anche un buon capitolato di fornitura PCB aiuta a trattare la materia

Si possono eseguire dei test attraverso uno strumento chiamato Ionografo (un sistema di test ), a titolo di esempio vedi http://www.aqueoustech.com/  in cui la scheda viene immersa in una soluzione composta da acqua deionizzata ed alcol isopropilico (IPA).

Tale test ,tramite lo Ionografo, ci permette di estrarre e misurare la quantità di Alogenuri presenti; nella fattispecie Bromo,Cloro e Fluoro  (sotto forma di NaCl equivalente presente in ug/cm2).

Questo metodo, inventato in America all’inizio degli anni ottanta, è conosciuto con il nome di Rose; Resistivity of Solvent Extract.

In svariate applicazioni (sia pcb che assemblati elettronici) è opportuno andare a fare l’analisi di contaminazione ionica ;  è un sistema veloce e preciso.

Prime , quale fornitore di SOLUZIONI nell’ambito dei circuiti stampati ed assemblaggio schede elettroniche, è in grado di aiutarVi nel pilotare una corretta analisi di tutti gli aspetti legati alla contaminazione Ionica ,con risposte precise ,certe e tempestive.

Consultaci per saperne di più o vai su  newsite.primelettronica.com

Ci auguriamo che questa breve informativa tecnica sia stata utile !

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